È finalmente possibile presentare richiesta per i finanziamenti a fondo perduto concessi dal governo nel decreto Rilancio. L’erogazione è di competenza dell’Agenzia delle Entrate; stando alle dichiarazione del direttore, Ernesto Maria Ruffini, i fondi dovrebbero essere addebitati entro una decina di giorni dal momento dell’approvazione della richiesta.
Messi a disposizione per l’occasione ben 6,2 miliardi di euro che dovrebbero garantire una solida copertura in vista delle richieste, presentabili appunto dal 15 giugno fino al 13 di agosto. Sarà possibile presentare la richiesta solo attraverso via telematica. Messo a disposizione, per chi non voglia rivolgersi ad un intermediario, un software dedicato; in oltre anche il canale Fisconline e l’area riservata “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate.
A chi spettano i finanziamenti a fondo perduto
Il contributo a fondo perduto è disponibile per tutte le imprese, le partite IVA e i titolari di reddito agrario; i richiedenti devono però essere in attività al momento della richiesta. Sono invece tagliati fuori, oltre i soggetti che hanno chiuso l’attività, tutti gli iscritti alle casse previdenziali, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione; escusi anche i soggetti che hanno già usufruito precedentemente di bonus professionisti o lavoratori.
Oltre all’ovvia condizione della continuata attività sono due le limitazioni imposte per avanzare richiesta. La prima prevede che i ricavi del 2019 non debbano superare i 5 milioni di euro, la secondo invece riguarda il calo del fatturato. Per ottenere le sovvenzioni è necessario che il fatturato del mese di aprile 2020 sia di due terzi inferiore rispetto al corrispettivo dell’anno precedente.