Fortunatamente il furto di identità è un reato che si configura nella violazione di due specifici articoli; l’articolo 494 come sostituzione di persona e l’articolo 640 come frode informatica. La violazione dell’articolo 494 prove una pena che può raggiungere fino ad un anno di reclusione; in caso di frode informatica invece le pene vanno da due a sei anni di reclusione con un’ammenda tra i 600 e i 3’000 euro.
I furti di identità sono molto diffusi su molti social network esistenti; le motivazioni dietro questo reato sono tra le più disparate; dal banale tentativo di spiare qualcuno, magari il proprio amore segreto, fino alla perpetrazione dei reati più disparati. Se ci si accorge che la propria identità è stata clonata su un social, la prima cosa da fare è segnalare
al servizio clienti attraverso gli appositi canali.Se invece il furto di identità è più serio, come ad esempio quando riguarda credenziali bancarie, sarà sempre opportuno contattare il proprio istituto per bloccare carte e conti correnti. Va poi sempre sporta denuncia alla Polizia Postale, anche in modo da cautelarsi dall’utilizzo indebito della propria identità. Il modo migliore per cercare di limitare il più possibile il rischio di furto è quello di utilizzare sempre password sicure e non banali ed evitare di interagire con email sospette