L’app clone di TikTok chiamata Zynn è stata rimossa questa volta anche dall’App Store di iOS. Recentemente era stata tolta dal Play Store di Google, con la conseguente accusa di plagio nei confronti di TikTok. Inoltre, la piattaforma aveva suscitato polemiche per un sistema di premi che pagava gli utenti per guardare dei video.
Prima della rimozione dell’app dall’App Store, un portavoce di Zynn ha dichiarato alla testata giornalistica The Verge che i suoi problemi con il plagio erano meno rilevanti e che la società era “in comunicazione con Google e Apple per garantire la conformità con le loro linee guida e regolamenti“.
“Comprendiamo che ciò è accaduto a causa di lamentele sollevate sui video caricati dagli utenti“, ha detto il portavoce, riferendosi alla rimozione dell’app dal Play Store. “Questo è un incidente isolato che ha scatenato un’indagine di routine dalla piattaforma di Google. Dopo aver ricevuto la notifica, abbiamo immediatamente rimosso il video problematico e bloccato l’utente dal caricamento di eventuali video aggiuntivi prima di fornire ulteriori prove del copyright“.
Zynn: l’app clone di TikTok ha spopolato nelle ultime settimane, ma sembra che abbia usato delle scorciatoie per crescere rapidamente
Il portavoce ha minimizzato l’accusa di plagio considerandolo un evento isolato, ma un
rapporto di Wired contraddice questa versione, considerando il comportamento di Zynn come scorretto. Un numero considerevole di utenti popolari su TikTok
hanno trovato i propri video caricati impropriamente sulla piattaforma Zynn, con tanto di imitazione del profilo.
Zynn era disponibile su iOS e Android all’inizio di maggio e ha guadagnato popolarità rapidamente. Questo aumento repentino è stato in parte alimentato dal sistema di premi dell’app, che ha pagato gli utenti per l’iscrizione, la visione di video e il coinvolgimento degli amici. Zynn ha dichiarato che ha agito in questo modo per evitare di farsi pubblicità in altri modi.
Ora che le accuse di plagio sembrano più che fondate, l’applicazione concorrente (e imitatrice) di TikTok deve rispondere necessariamente a Google ed Apple alle accuse di plagio per ritornare a pianta stabile negli Store.