L’ultima versione del Digital News Report del Reuters Institute rivela i rapidi cambiamenti nel modo in cui le persone interagiscono con le notizie e le organizzazioni/piattaforme che ne se occupano. La fiducia per le fonti di notizie tradizionali sta diminuendo soprattutto tra i più giovani. Sono i social network ormai le piattaforme predilette dai giovani per veicolare e leggere notizie di qualsiasi tipo. Complice del successo dei social in quest’ambito è anche l’interattività.
Instagram, ad esempio, è sempre stato il social più famoso per chi predilige un feed caratterizzato da video e soprattutto immagini. Con l’introduzione delle storie, e la possibilità più recente di caricare video anche più lunghi di 15 secondi, Instagram non è più solo foto e immagini ma tanto altro. Ed è proprio questo che potrebbe presto cambiare le carte in tavola.
Instagram è ora utilizzato dall’11% delle persone di tutte le età per le notizie. Questa percentuale è quasi l’equivalente di coloro che usano Twitter, ed è probabile che aumenterà di gran lunga nel 2021. Molte più persone usano Instagram in generale rispetto a Twitter, ma relativamente pochi di loro lo usano per le notizie. Lo stesso vale per altri social network più recenti, come Snapchat, o persino Facebook ormai usato in maniera diversa non essendo più l’unico social.
Oltre ad Instagram, la maggior parte delle persone si rivolge proprio a Facebook per le notizie, il 36% degli utenti indica di averlo usato con quest’intento. YouTube è al secondo posto con il 21%, e poi c’è WhatsApp utilizzato dal 16% per informarsi. Questi dati parlano chiaro. Twitter è già poco utilizzato rispetto a questi social e Instagram potrebbe rimanere in cima a lungo.
Instagram e Snapchat sono molto popolari tra i giovani, in tanti si informano anche tramite le celebrità proprio su queste due piattaforme. Il lato della medaglia più preoccupante è che spesso le informazioni sui social si diffondono in fretta e potrebbero essere false o fuorvianti. Per evitare di cedere alle fake news, molti utenti ritengono che le testate giornalistiche tradizionali siano ancora il vero fulcro dell’informazione.