Non si scopre soltanto che le auto a gasolio generano meno inquinamento rispetto ad una vettura a batteria. Adesso vi sono nuove consolidate ragioni per ritenere le auto a combustibile superiori rispetto a quelle di ultima generazione. Di cosa stiamo parlando? Scopriamolo subito.
Al CES – IFO di Monaco di Baviera hanno le idee chiare per quel che riguarda le emissioni di CO2 generate da due diversi tipi di motorizzazioni. La sfida Diesel – Elettrico ha dato risultati imprevisti sotto questo punto di vista. Si è calcolato che per un ciclo di vita decennale con percorrenza di 150.000 Km circa le auto a gasolio inquinano meno. Tutto ciò deriva dalla normale usura delle batterie con conseguente sostituzione. Tale opzione implica lo smaltimento delle celle e l’uso di dispositivi prodotti in fabbrica, dove regna ancora sovrano il processo a carbonfossile.
Sulla base della considerazione precedente il vantaggio elettrico si annulla di pari passo ad altri motivi discriminanti l’uso dell’una o dell’altra motorizzazione. In particolare la prima cosa che salta all’occhio è il prezzo. Il listino, inteso sia come costo di acquisto che di manutenzione, lievita per le auto a propulsore elettrico nonostante i numerosi ecobonus che garantiscono un sostanzioso sconto sulla spesa complessiva.
Ulteriori problemi emergono sul fronte ricarica batteria, dove la burocrazia non concorre ad uniformare la capillarità della rete di distribuzione. Servono all’incirca 18 permessi per installare una colonnina, senza contare che in assenza di una soluzione Fast Charge i tempi richiesti per il pieno non compensano i benefici di tali veicoli.
Molti hanno risolti i dilemmi causati dalle auto elettriche con l’uso dei motori Diesel Euro 6D-Temp in vista di un ulteriore cambio di direzione che implicherà l’uso delle nuove dotazioni ad idrogeno che promettono una vera e propria rivoluzione globale dei trasporti a partire dal settore dei pubblici servizi di viabilità.