In questo periodo di grande concitazione, gli hacker e i malfattori stanno trovando terreno fertile per minare la serenità degli utenti e renderli inconsapevolmente vittime di una serie di truffe.
Tra mail di phishing, SMS di smishing, truffe online e chiamate telefoniche da finti call center, ormai ogni utente è in costante pericolo di cadere nelle trappole ed essere adescato da questi criminali.
Negli ultimi mesi in particolare, si è andata affermando una nuova tipologia di truffa – commentata anche durante la trasmissione le Iene – in cui gli utenti ricevono delle telefonate sul proprio numero e nel momento esatto in cui vi rispondono, si interrompe la comunicazione. In caso non si riuscisse a rispondere in tempo, si ritroverebbe la chiamata persa.
Ma in cosa consiste allora la truffa?
Nel momento in cui si ritrova la chiamata persa, il primo istinto di chi la ricevuta sarebbe tentare di ripristinare la comunicazione con il chiamante.
Pertanto la prima cosa che si cercherebbe di fare sarebbe richiamare il numero: ed è proprio questa l’unica cosa da non fare.Presumendo infatti che l’istinto a ripristinare la comunicazione sia più forte che quello di ignorarla, molti utenti che cercano di richiamare il numero stesso, non sapendo però di star chiamando un numero a pagamento, che pertanto nell’esatto momento in cui si riceve risposta, inizia a scalare il credito dal saldo residuo della scheda telefonica.
Solitamente queste chiamate provengono dall’estero, in particolar modo Inghilterra e Tunisia, ma potrebbero anche provenire da altre nazioni europee ed extra europee.
L’unico modo per non cascare vittima di questa situazione corrisponde a ignorare completamente le chiamate da numeri sconosciuti soprattutto se riportante l’indicazione di provenienza da una sede estera.