3G pronto per dare l’addio all’Italia, i principali operatori telefonici del nostro paese, quali sono Vodafone, TIM e WindTre, parrebbero essere pronti a vagliare l’ipotesi di una disattivazione della rete oggi praticamente inutilizzata, onde evitare l’incrementare dell’inquinamento.
A prima vista potrebbe apparire come una svolta epocale ed assolutamente in grado di sfavorire migliaia di utenti sul territorio, per questo motivo è giusto capire a tutti gli effetti gli utilizzi odierni. Con l’ormai pronta diffusione del 5G in Italia, l’attenzione degli operatori si sta lentamente spostando verso tecnologie decisamente più avanzate del 3G, in parallelo è necessario ricordare che il 4G+ copre attualmente almeno il 98% dell’intera penisola. Ciò sta a significare che il 3G è praticamente inutilizzato, poiché comunque ognuno di noi ha sempre la possibilità di collegarsi ad una rete ad alta velocità per la navigazione.
3G: ecco quando potrebbe venire disattivato
In un momento storico in cui l’attenzione verso la salute della popolazione è finalmente al primo posto, gli operatori stanno giustamente vagliando l’ipotesi di ridurre l’inquinamento e sopratutto le onde radio diffuse nell’ambiente, ponendo quindi un limite all’assorbimento da parte dell’organismo (non credete alle fake news legate al 5G, non è più pericoloso delle altre onde radio).
La differenza per l’utente finale sarebbe comunque minima, poiché nell’eventualità in cui non avesse segnale 4G si collegherebbe al 2G/H+, ottenendo un servizio praticamente in linea con quanto originariamente offerto dal 3G.
E’ chiaro che quanto scritto sino ad ora sono solamente supposizioni, nulla di ufficialmente confermato dalle aziende. L’unica cosa di cui siamo certi è che Vodafone sembra essere pronta a fare un piccolo test in Emilia Romagna (sono coinvolti 60 comuni non capoluoghi di provincia), con lo spegnimento della rete UMTS per circa 14 giorni.