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Patrimoniale: Partito Democratico favorevole alla tassa sui conti in banca

La patrimoniale è una sorta di “tassa di reddito” che il Partito Democratico si è detto disposto ad introdurre in ragione delle difficile situazione economica delle fasce medio – basse della popolazione assoggettata all’emergenza sanitaria. La paura cresce per un’imposta che va ad intaccare il patrimonio personale. Saranno coinvolti singoli cittadini privati, personalità giuridiche e piccole e medie imprese già sotto l’influsso del tracollo economico dovuto al distanziamento sociale ed alla rimodulazione dell’organico aziendale.

Dopo le poco confortanti previsioni sul PIL Italiano (stimato in contrazione dal 9 al 12%) arriva una nuova batosta che potrebbe rovinare i piani dei risparmiatori e di tutti coloro che nel tempo hanno accumulato la propria ricchezza con fatica. Ecco le ultime novità al riguardo.

 

Patrimoniale potrebbe mettere KO gli italiani: ecco le ultime news dal mondo dell’Economica

Il prelievo di denaro sulla ricchezza del singolo porta il nome di imposta patrimoniale. Non ci si sente parlare spesso in quanto si tratta di una misura di risanamento economico estrema che pareggia le condizioni economico di un Paese in stato di deficit fiscale. Si può manifestare con imposizioni di prelievo su partecipazioni, obbligazioni ma anche per beni immobili (vedi nuove procedure di pignoramento immobiliare) come case, terreni e proprietà.

La proposta avanzata dal PD in aprile parlava di prelievi verso coloro che maturano reddito superiori ad 80.000 euro

. Cifra che nelle intenzioni dell’esecutivo avrebbe permesso di recuperare qualcosa come 1,3 miliardi di euro. In una recente nota irmata dai deputati del Pd Delrio e Milelli si può leggere:

“La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione.

Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”.

 

Cosa prendono e come si evita

Chi ha un conto corrente in Italia partecipa all’iniziativa in qualità di “contribuente solidale” a fronte di un prelievo commisurato alle necessità ed alle capacità patrimoniali del soggetto. Soluzione identica per i conti all’estero sui quali vige l’obbligo di trasparenza fiscale.

Cambia la situazione soltanto per i residenti all’estero con conto in altre nazioni. In tal caso non è prevista alcuna patrimoniale. Sarà compito dell’Agenzia delle Entrate sincerarsi che il cliente abbia effettivamente disposto il regolare cambio di residenza. In altro caso, per gli italiani, si riconferma la possibilità di utilizzare canali off-shore per il trasferimento dei propri fondi. Si potranno mettere al sicuro in zone come Bulgaria, Cipro, Malta o le Canarie.

Esulano dal contesto della patrimoniale le polizze vita e le cassette di sicurezza.

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Pubblicato da
Domenico