Gli smartphone nel 2020 ci permettono di fare praticamente di tutto, dal guardare le nostre serie TV preferite, allo scattare istantanee per congelare i ricordi, fino ad arrivare ad effettuare pagamenti o gestire il nostro conto in banca.
In parole povere i nostri device di fiducia ci offrono la possibilità di gestire interamente la nostra vita digitale in pochi e semplici click con efficacia e semplicità.
Nonostante però l’evolversi delle funzionalità a cui ci danno accesso i nostri smartphone, il loro funzionamento si basa su un principio che è rimasto invariato negli anni, dai primi telefoni degli anni 90 fino ai top di gamma di oggi, stiamo parlando delle onde elettromagnetiche.
I device infatti sfruttano la radiazione elettromagnetica per trasmettere dati e per connettersi ad altri dispositivi o reti di dati.
Queste onde ovviamente una volta uscite dal device vanno a sbattere contro la prima cosa che incontrano, il nostro organismo, il quale le assorbe e le dissipa, andando ad attenuare così la potenza elettromagnetica, la cui quantità assorbibile è definita dal valore SAR, acronimo di Specific Absorption Rate, il quale si esprime in watt su Kg massa.
Secondo le normative europee uno smartphone per avere il permesso di circolare in europa non deve superare un valore SAR di 2W/Kg, ritenuto come limite di sicurezza per noi stessi e chi ci sta intorno.
Se siete intenzionati ad acquistare un nuovo device, per una scelta più consapevole sarebbe una buona idea valutare anche il valore SAR, ecco un elenco degli smartphone con un indice molto vicino al valore limite.