Con l’emergenza sanitaria del Coronavirus sono state numerose le aziende che sono state costrette a chiudere definitivamente o temporaneamente. In questo contesto, soprattutto durante i mesi di lockdown forzato, la vendita di prodotti sugli store online e sugli e-commerce ha raggiunto una forte espansione e molti negozi fisici si sono dovuti adattare a proporre la propria merce online. Tra queste aziende, molte appartengono al mondo della moda come Zara e H&M.
In questo periodo di crisi in seguito alla pandemia del Coronavirus, hanno sofferto molto anche aziende rinomate dell’alta moda. Molte di queste, infatti, sono state costrette a chiudere diversi negozi fisici sparsi per tutto il mondo. Ricordiamo ad esempio Zara, che ha deciso di chiudere addirittura 1200 negozi fisici in tutto il mondo. Anche H&M ha dichiarato che chiuderà numerosi punti vendita, di cui otto nel nostro paese.
Dopo aver passato diversi anni con le code infinite davanti ai negozi e con i camerini pieni di gente per provare i diversi capi di abbigliamento, queste e tante altre aziende si sono viste costrette a cambiare il proprio modo di lavorare. Per evitare gli assembramenti e per ridurre la percentuale dei contagi, anche le aziende più rinomate del settore della moda hanno deciso di incentivare ed investire nella vendita dei propri prodotti online.
Questo cambiamento degli acquisti online era già nell’aria da diversi anni in tutti i settori. Nel corso degli ultimi anni, infatti, sono stati in tanti gli store che si sono diffusi e che hanno ottenuto un enorme successo, come ad esempio il noto store online Amazon. Il Coronavirus e tutta la situazione scaturita da quest’ultimo hanno semplicemente premuto l’acceleratore su un cambiamento che era comunque inevitabile.