Fino ad oggi siamo venuti a conoscenza di truffe di phishing, smishing e chi più ne ha, più ne metta. In pochi hanno però sentito parlare del Ping Call, ovvero una frode che consiste in una chiamata di pochi secondi con lo scopo di invogliare chi la riceve a richiamare. Fortunatamente è facile sfuggirne perché basterà controllare il luogo di provenienza per dedurre l’arcano.
A svelarne l’esistenza per primi troviamo i conduttori e inviati de Le Iene: “A chiamare sono dei computer programmati appositamente. Un sacco di miei clienti richiamano pensando che possa essere qualcosa di importante. Quando richiami stai chiamando un numero a valore aggiunto, a pagamento, anche dieci euro al minuto, scalando dal credito telefonico ma anche dalla carta, se hai un abbonamento agganciato a una carta di credito”
.“Quando richiami quel numero cercano di farti perdere tempo e, mentre sei lì a capire perché ti hanno chiamato, fai fuori dieci o venti euro. O magari mettono delle musichette per perdere tempo”.
Dal servizio andato in onda su Italia 1, è stato possibile notare la reazione dei truffatori. Difatti la produzione ha cominciato a chiamare uno di quei numeri dall’utenza tunisina o inglese ma con scarsi risultati. Un uomo in lingua francese ha risposto, attaccando subito dopo. Così facendo, o ancor meglio, deviando alcune chiamate verso altri utenti ignari della truffa, i ladri guadagneranno con le altre telefonate che contemporaneamente entreranno. (Per una chiamata di 27 secondi entrano più di tre euro).
Insomma, basta una sola risposta e una buona dose di distrazione, per essere le prossime vittime dei truffatori e ritrovarsi col conto corrente svuotato.