Signal la potremmo definire la nuova applicazione di messaggistica istantanea del momento, tantissimi utenti hanno effettivamente deciso di installarla sul proprio smartphone, o di utilizzarla in versione desktop, sostituendola alla comunissima WhatsApp.
Da tempo si discute molto della privacy dei consumatori, un argomento davvero che sta decisamente a cuore della maggior parte di noi, e che sicuramente ha portato sviluppatori nostrani a focalizzarsi sulla realizzazione di applicazioni in grado di fornire servizi molto richiesti, ma allo stesso tempo garantendo la protezione dei dati sensibili.
Signal nasce proprio dal connubio delle suddette considerazioni, con gli appoggi illustri di Edward Snowden (ha affermato che “usa Signal ogni giorno“) e di Jack Dorsey (il CEO di Twitter e di Square), sono davvero tantissimi gli utenti che le hanno dato fiducia decidendo di iniziare ad utilizzarla per chattare con i propri contatti.
Signal: in cosa consiste
Signal, in termini di funzionalità almeno, non si discosta particolarmente dalle varie WhatsApp e Telegram, infatti permette l’invio di messaggi testuali, audio e video, creazione di gruppi, chat di gruppo, nonché l’utilizzo di GIF/adesivi, temi specifici, scorciatoie da tastiera o addirittura di videochiamate (molto interessanti sono le reazioni ai messaggi e la possibilità di sfruttare chat con timer autodistruttivo).
Come avete potuto notare, sostanzialmente i contenuti proposti sono molto simili a WhatsApp e Telegram, ciò che la differenzia è l’algoritmo base, il Double Ratchet. Questi, in parole povere, garantisce la condivisione bilaterale della chiave segreta che permetterà di decriptare il messaggio inviato dal mittente; combinando il tutto con un sistema di protezione basato sul calcolo Diffie-Hellmann, il sistema mescola le chiavi derivate, riuscendo a renderle illegibili, irrintracciabili e non raggiungibili durante il viaggio da un dispositivo all’altro.
In conclusione, Signal è l’applicazione più sicura del momento.