Una nuova proposta shock, giunge direttamente dalla bocca di Carlo De Benedetti, in merito alla possibile introduzione di una tassa patrimoniale annuale, pensata e creata appositamente per combattere il problema delle disuguaglianze sociali.
Da tempo si discute della possibile introduzione di una Tassa Patrimoniale proporzionale ai redditi di ciascun individuo, pensata per cercare di risanare le casse statali in seguito agli incredibili esborsi causati dall’emergenza Covid-19.
In tantissimi ne temono effettivamente l’introduzione, con risvolti tutt’altro che positivi per le nostre tasche, ma c’è chi invece va ben oltre, e quindi non pensa ad una tassa una tantum, quando ad un qualcosa da introdurre annualmente.
Patrimoniale: e se diventasse una tassa annuale?
La proposta arriva direttamente da Carlo De Benedetti nella sede del programma Otto e mezzo di Lilli Gruber in onda su La7. L’editore avrebbe infatti in mente un iter ben specifico per risolvere il problema delle disuguaglianze sociali, in stile Svizzera, dove “non ci sono pericolosi comunisti“.
L’idea è quella di imporre una tassazione sul patrimonio dello 0,8% annuo, una percentuale più che giusta per dare un “segno nella risoluzione delle disuguaglianze“. E’ chiaro, conclude De Benedetti, che la “tassa Patrimoniale sarebbe decisamente impopolare, ma più che giusta“.
Chiaramente non stiamo parlando di una proposta del Governo, né di un suo esponente diretto, ma di una soluzione che ha sicuramente fatto discutere, proprio perché vorrebbe risolvere le disuguaglianze sociali imponendo nel contempo una tassa che a sua volta differenzia i contribuenti italiani (sembrerebbe quasi un controsenso). Voi cosa ne pensate? sarebbe giusta?