Le truffe telefoniche più frequenti si presentano attraverso tentativi di smishing e vishing. Tutte tecniche impiegate per ingannare gli utenti inviando sui loro smartphone degli SMS fittizi o contattandoli telefonicamente per fornire degli avvisi falsi che mirano ad estorcere dati sensibili; fatta eccezione per la meno nota truffa Wangiri.
Il tentativo di frode qui segnalato segue una strategia molto simile a quella utilizzata dai criminali nei loro attacchi Wangiri.
Infatti, l’intento è quello di incuriosire la vittima e far sì che proceda contattando il numero telefonico fornito per poter offrire ai malfattori la possibilità di portare a termine la frode prelevando il credito.Sono più noti i casi in cui i criminali fanno squillare ripetutamente il cellulare della vittima senza dare la possibilità di rispondere alla chiamata, così da attirare l’attenzione e convincerla a ricontattare il numero. Effettuando la chiamata gli utenti rischiano di perdere addirittura 1,50 euro al secondo.
E’ molto importante diffidare dai recapiti telefonici sconosciuti ed evitare di ricontattarli in caso di chiamata persa, a meno che non sia necessario. Altrettanto fondamentale è evitare di contattare recapiti forniti da terze parti sospette.