coronavirus Il rischio di una nuova ondata di coronavirus in Lombardia è più concreto di quanto si possa pensare; questo almeno secondo uno studio. Condotto dal professore associato di Malattie Infettive, Andrea De Maria e dal professore di Simulazione dei Sistemi, Flavio Tonelli, entrambi dell’Università di Genova; lo studio si basa sull’applicazione di alcuni modelli matematici.

Grazie a una serie di algoritmi i due sono riusciti a calcolare con un’incredibile precisione il picco di nuovi casi in una finestra di tre giorni; per la precisione tra il 25 e il 27 marzo, il tutto, con ben 20 giorni di anticipo. Con lo stesso approccio era anche sta fatta una stima dei decessi raggiunti alla fine del mese di giugno, i calcoli prevedevano tra i 34 mila e i 36 mila deceduti; ad oggi questo triste conto è arrivato a 34.600.

Coronavirus: le conseguenze dello studio

 

Come dichiarato dal professore De Maria:”Se ci si concentra sulla Lombardia e al Nord-Ovest, si vede che rispetto alla discesa prevista del nostro modello si assiste a un tendenziale aumento dei casi.”Le conseguenze le spiega invece il professor Tonelli:”Si potrebbe avere un estensione dei contagi, molti dei quali asintomatici o paucisintomatici, che aumenterebbe pericolosamente la base dell’infezione prima dell’autunno.”

Se lo studio dovesse rivelarsi profetico, le conseguenze sarebbero davvero sconvolgenti; per questo gli stessi professori lanciano un caloroso invito a rispettare la regola del distanziamento sociale e a indossare la mascherina. Accusando poi tutti quelli che si lasciando andare a dichiarazioni in merito al coronavirus pur non avendo ancora raccolto dati sufficienti.

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