pace fiscalePace fiscale, o quasi; il decreto Rilancio ha introdotto una moratoria fiscale che prevede la proroga delle rate da pagare per la rottamazione-ter e per il saldo a stralcio. La rottamazione-ter permette di ridurre il carico dei debiti contratti con l’agenzia delle Entrate; è infatti possibile pagare la somma dovuta senza sanzioni ne interessi di mora.

Il saldo a stralcio è invece una riduzione della somma dovuta in seguito a conclamate difficoltà economiche. Per essere applicabile è necessario che il richiedente abbia un valore ISEE non superiore a 20 mila euro e che la data di richiesta di adesione risulti già presentata la procedura di liquidazione. Entrambe i versamenti potranno essere effettuati entro il 10 dicembre.

Pace fiscale: congelamento degli atti fino a settembre

 

Un’altra novità del decreto Rilancio è lo spostamento di quello che viene definito ingorgo fiscale; il periodo di inizio estate è sempre caratterizzato da una sequela di scadenze e imposte; tra il versamento dell’IVA, contributi previdenziali e premi assicurativi, gli studi dei commercialisti sono spesso costretti a gli straordinari. Ad una situazione già di per se congestionati si va poi ad aggiungere anche i ritardi dovuti alla pandemia che ormai da quattro mesi sta imperversando nel nostro paese; in un quadro del genere, rischio che molti studi non riescano a liquidare tutte le pratiche c’è.

Ecco perché nel decreto Rilancio ha spostato dall’1 giugno 2020 all’1 settembre 2020 circa 30 milioni di atti tra avvisi di accertamento e cartelle esattoriali. Il rischio in questo caso però è per le casse dello stato; con la già precaria situazione finanziaria dello Stato queste ennesime entrate che verranno a mancare potrebbero causare una vera e propria voragine.

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