Ping Call è la tecnica impiegata dai malfattori per compiere delle truffe telefoniche che in pochi istanti riescono a prosciugare il credito telefonico di tantissimi utenti. La frode avviene attraverso uno squillo effettuato da un recapito sconosciuto con prefisso estero, solitamente proveniente dalla Gran Bretagna e dalla Tunisia.
Lo scopo dei malfattori è quello di coinvolgere emotivamente la vittima incuriosendola e, dunque, fare in modo che ricontatti il recapito telefonico da cui ha ricevuto lo squillo. Come segnalato dalla Polizia Postale, però, la chiamata non avrà alcuna risposta e il suo costo oscillerà tra i 5 e i 30 euro, che verranno prelevati in pochi istanti. La tecnica Ping Call qui esposta è solitamente impiegata dai cyber-criminali per attuare la meno nota truffa Wangiri, la quale può addirittura causare la perdita di 1,50 euro al secondo.
Appare fondamentale ricordare quali consigli seguire per evitare di andare incontro a un tale inganno. Quindi, seguendo le direttive esposte in seguito alla segnalazione sulla pagina Facebook “Commissariato di PS Online-Italia”, raccomandiamo di non inviare messaggi o ricontattare i numeri sconosciuti; e di bloccare l’eventuale recapito da cui si è ricevuta la chiamata. E’ opportuno, inoltre, non cliccare sui link o sui file allegati ricevuti via SMS, WhatsApp o email, soprattutto se di dubbia provenienza.