Come detto, la legge risale al 2019, ma solo che ora i beneficiari del reddito di cittadinanza sono giunti al compimento dell’anno si inizia a percepire il problema. Se già infatti in molti avevano storto il naso davanti alla distanza di 100 Km adesso che il limite massimo è salito a 250 le proteste sono fioccate.
Vale la pene dunque fare un po’ di chiarezza su cosa dice la legge. Tutti coloro che ricevono il bonus sono tenuti ad accettare almeno una delle tre proposte di lavoro che gli verranno avanzate. La soglia limite fissata in merito alla distanza è di 100 Km per la prima, 250 Km per la seconda mentre la terza può giungere da tutto il territorio nazionale; quest’ultima viene comunque derogata per i nuclei familiari con minori o disabili.
Tuttavia, come chiarificato precedentemente, trascorso un anno anche la prima proposta può arrivare da una distanza massima di 250 KM. Sara dunque sfuggito a molti il passaggio in questione, ora però si trovano nella condizione di dover scegliere; rinunciare al reddito di cittadinanza o accettare il lavoro che arriverà sperando di non dover raggiungere l’altro capo del paese.