bolloL’Italia è l’unico Paese dove il legittimo possesso di un bene giustifica l’applicazione di ingiuste tasse come bollo auto e canone RAI. Per definizione stiamo pagando un’imposta per qualcosa che abbiamo acquistato di tasca nostra. Le istituzioni menzionano la richiesta periodica di denaro per la detenzione di automobili e televisori funzionanti all’interno della propria abitazione.

Durante il periodo di lockdown in rete si sono moltiplicate dicerie a proposito del coming out di queste tasse. Nello specifico si è discusso a proposito della abolizione delle tasse a tempo indeterminato ed in modo incondizionato. Peccato che non sia la verità in quanto è stato confermato che si è trattato propriamente di fake news. A dirla tutta stiamo pagando addirittura di più a causa degli aumenti. Questo vale almeno per quanto riguarda il bollo auto 2020 mentre per il canone TV c’è ancora speranza di un addio.

 

Bollo auto e canone RAI continuano a chiedere soldi: ecco le eccezioni

Una semplice moltiplicazione KW – tariffario regionale e comprendiamo che dobbiamo tenerci pronti a spendere centinaia di euro per far circolare la nostra auto in strada. Prezzario che non cambia ma che rimodula addirittura in positivo le entrate per lo Stato dopo l’introduzione del metodo di pagamento con PagoPA. Fino a 5 euro in più ad ogni rinnovo per sostenere le spese amministrative. Si potrebbero annullare soltanto in alcune Regioni a fronte del nuovo piano di agevolazione totale dei costi da 3 a 5 anni per veicoli elettrici.

Per il canone RAI, invece, si pagano le rate nelle bollette elettriche. Il costo resta invariato nonostante l’aggiornamento al DVB T2. Ma almeno per questo c’è una minima speranza di azzerare i costi. Basta presentare domanda spontanea al Comune di Residenza tramite modulo F24 (da prelevare sul sito dell’Agenzia delle entrate) se in presenza di questi requisiti:

  • età uguale o superiore ai 75 anni compiuti
  • reddito annuo inferiore a soglia 7.000 euro

Per comprendere il perché della mancata rinuncia per entrambe le tasse basti considerare che il limite di entrare relative al 2019 per somma delle due imposte nazionali è stato di 7 miliardi di euro. Cifra che sicuramente non verrà rifiutata dallo Stato.

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