Secondo quanto estrapolato dai dati del Ministero dei Trasporti, il primo mese di riaperture delle concessionarie italiane ha visto un calo delle immatricolazioni della Motorizzazione (99.711 macchine) al 49,61% rispetto al medesimo mese dello scorso anno. Ad aprile le vendite erano state quasi nulle, con un -97,55%, mentre a marzo avevano segnato un drastico -85,39%. A maggio invece ci sono stati 206.967 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un calo di -44,61% rispetto al 2019. Dunque sono prevalse le vendite (306.678 macchine) del 32,51% auto nuove e per il 67,49% usate.
La perdita di fatturato è arrivata agli 8,3 miliardi, ed occorre aggiungere l’IVA. Proseguendo in tal modo le immatricolazioni a fine 2020, si collocherebbero a quota 950mila, con un calo di fatturato rispetto al 2019 di 17,4 miliardi (per quanto riguarda la rottamazione auto).
Ad oggi, un emendamento proposto alla Camera da Pd, Italia Viva e Leu
propone una riforma che dovrebbe dar modo al settore in Italia. L’emendamento, potrebbe partire già dal 1° luglio 2020 e durerà fino al 31 dicembre 2020. Prevede, per chi rottama un veicolo con più di 10 anni di utilizzo, un contributo pari a 4mila euro, così diviso:Per chi invece non vuole proprio abbandonare l’auto, ma acquista un veicolo nuovo Euro 6 con emissioni di C02 superiori a 61g/km, è previsto invece uno sconto di 2mila euro, dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021:
Un auto può essere rottamata, seppur in forma diversa, anche per le auto usate. Dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 si potrà rottamare un’auto usata Euro 0,1,2 e 3 con un usato non inferiore a Euro 5. In tal modo, si favorirà dell’esenzione degli oneri fiscali sul trasferimento dell’auto.