Una sentenza della cassazione ha decretato l’annullamento di multe non pagate, bollo auto e fermi amministrativi. La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimi i fermi amministrativi somministrati per le cartelle esattoriali di contravvenzioni e della tassa automobilistica. Nello specifico la sentenza è una causa diretta della “rottamazione-ter“; la legge da infatti la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo senza dover corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.
La rottamazione-ter viene introdotta a partire dal 2000; benché il termine ultimo fosse originalmente il 2010 la legge, a causa di ben due proroghe, ha raggiunto il 2019. Tutti quelli che aderiscono all’iniziativa, a causa della pandemia di coronavirus, potranno saldare la rata del 31 di maggio entro il 10 di dicembre.
Multe e bollo auto, cosa dice la Cassazione
La Cassazione sta dunque applicando gli effetti del articolo 4 del decreto fiscale che recita: “… I debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 200 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta di cui articolo 3, sono automaticamente annullate. L’annullamento è effettuato alla data del 31 dicembre 2018 per consentire il regolare svolgimento dei necessari adempimenti tecnici e contabili.”
La legge coinvolge le multe il cui importo singolo non superi i mille euro e la cui contestazione sia avvenuta tra il 2000 e il 2010. Oltre alle normali sanzioni la sanatoria coinvolge anche fermi amministrativi, Imu, Tari e persino il bollo auto.