In tal senso Parisi ha dichiarato: “Questi dati dimostrano che la fase due del reddito di cittadinanza è più che partita. È un ottimo punto di partenza per gli ulteriori passi necessari per portare a regime gli interventi finalizzati ad accompagnare i beneficiari al lavoro, come ad esempio l’Assegno di ricollocazione, il completamento dei sistemi digitali per un migliore scambio di dati e informazioni con i sistemi regionali e per facilitare il contato continuo con il mercato del lavoro.”
Arriva però quasi contemporaneamente una dura critica alla manovra da parte della Corte dei Conti. Il procuratore generale Fausto Grazia
si è scagliato sia contro il reddito di cittadinanza che contro quota 100. Rimanendo nel merito del RDC il procuratore lamenta la totale mancanza del raggiungimento degli obiettivi prefissati.D’altronde, a fronte di di circa 2,4 milioni di domande, di cui un milione accolte, il numero di persone ad aver potuto sfruttare i servizi dei centri per l’impiego e quindi ad avere un lavoro è circa il 2%. Allo stato attuale delle cose e con un governo in cui il peso politico del M5S va di giorno in giorno le possibilità che si vade verso una sospensione se non una totale abolizione della manovra si fanno sempre più concrete.