Abbiamo vissuto un periodo difficile aggravato dalla presenza delle truffe. Non si è parlato solo di phishing e disinformazione ma anche di problemi con la gestione della spesa. Nel periodo di quarantena che ci ha reclusi a forza tra le mura di casa l’unico modo sicuro per garantirsi i beni di prima necessità è passato per lo shopping online su Amazon. Allo stesso modo si sono proposti i canali Carrefour ed Esselunga, che seppur con servizi diversi hanno registrato un crescendo di polemiche dopo le delusioni degli acquirenti. Ecco che cosa è successo.
Truffe nei negozi online: problemi con la spesa tra ritardi e merce mancante
Nessuno poteva pensare che Amazon Italia potesse esaurire le scorte di prodotti. Il negozio di Jeff Bezos ha interrotto e derivato gli ordini non necessari lasciando spazio ai beni alimentari e per l’igiene. Molti italiani si sono fiondati in rete per fare i propri acquisti, inconsapevoli di tutti i problemi cui sarebbero andati in contro. Tra questi sopratutto i ritardi nonché la mancanza di prodotti al check-out che ha scatenato l’ipotesi di truffa. Una volta nel carrello i prodotti sparivano per non disponibilità in magazzino.
Per Carrefour ed Esselunga, invece, l’iniziativa “consegniamo la tua spesa a casa” non è andata a buon fine. Settimane di ritardo e problemi di varia natura hanno concorso a generare il caos per gli over 65 parte attiva di questa lodevole campagna.
La cosa si poteva gestire senz’altro in un altro modo sebbene ci sia da dire che nessuno è mai preparato ad affrontare un’emergenza simile.