Il ban imposto dall’amministrazione Trump ha costretto Huawei a ricorrere a delle soluzioni alternative che sostituissero i servizi e le applicazioni di Google. Ed è così che, su alcuni degli smartphone più recenti, tra cui quelli della serie P40, i Google Mobile Services sono stati sostituiti dai Huawei Mobile Services, mentre il Play Store è stato rimpiazzato dall’AppGallery, ad oggi uno degli store alternativi più popolari e certamente più sicuri, dal quale scaricare le proprie applicazioni preferite.
Per alcuni, l’assenza delle G-apps e dei servizi Google è stato visto come un grande ostacolo che avrebbe inciso in modo negativo sulle vendite Huawei. Eppure, non è stato così ed il produttore cinese ha saputo dimostrare che, oltre ad essere una delle più grandi aziende innovative del momento, i suoi smartphone continuano a valere ed a conquistare numerosi utenti in tutto il mondo.
Stando a quanto riportato da Counterpoint, infatti, Huawei continua a contendersi la fetta più grande del mercato globale degli smartphone
. Nel mese di maggio, il colosso cinese è riuscito a raggiungere il 19.7% della quota di mercato, con 81,97 milioni di unità spedite in tutto il mondo.Certo, Huawei continua a mantenere il titolo del più grande produttore di smartphone al mondo, ma ha comunque perso qualche punto percentuale rispetto ai traguardi del mese precedente: nel mese di aprile, infatti, la quota di mercato di Huawei era pari al 21,4% e adesso, ad allontanarlo da Samsung è solo lo 0,1%.
Non azzardiamo previsioni per i risultati del prossimo mese, ma secondo alcuni analisti cinesi, a contribuire al mantenimento del titolo è stata la ripresa anticipata di Huawei, che ha riaperto i propri negozi con molto anticipo rispetto agli altri produttori di smartphone. Cosa succederà ora che tutte le aziende hanno ripreso le proprie attività normalmente?