In questo periodo storico, il tema della privacy online è tornato prepotentemente alla ribalta per via della maggiore attenzione che l’opinione pubblica vi sta dedicando. Merito anche di alcuni fatti di cronaca, che hanno interessato pesantemente la tutela dei diritti degli utenti, come il caso di Cambridge Analytica.
Da questo momento, quindi, gli utenti sono diventati molto più consapevoli dei propri diritti, potendo così imporsi rispetto all’utilizzo illecito fatto dalle multinazionali come Facebook – in questo caso – nei confronti dei propri iscritti.
D’altra parte, anche nel proprio piccolo si può temere di essere controllati o spiati, non solo da parte di hacker o cybercriminali che vogliano trarre informazioni sensibili magari per svuotare il conto corrente o conoscere le nostre password. Si potrebbero infatti ricevere intercettazioni delle proprie chiamate, e per questo esiste un metodo per premunirsi a fronte di questa eventualità.
Device anti intercettazione: ecco i dispositivi che non consentono di essere spiati
Se si teme di essere controllati in qualche modo dai propri genitori, dal proprio compagno o da terzi per motivi a noi non noti, si potrebbe pensare di proteggere tali conversazioni acquistando devices appositi per questo scopo.
Esistono infatti dei cellulari criptati che consentono di tenere al sicuro le conversazioni telefoniche private. Questi telefoni sfruttano gli algoritmi AES256 – Two Fish 256 e permettono la comunicazione “privata” tra due dispositivi criptati appartenenti allo stesso nucleo. I dispositivi infatti vengono comprati “accoppiati” proprio perché la comunicazione criptata avviene esclusivamente entro questi due telefoni.
Possono anche essere utilizzati per effettuare chiamate all’esterno di questo binomio: in tal caso, però, non vi è certezza in merito alla sicurezza della comunicazione.