La Calabria e il Molise, ad oggi, non si trovano in una delle situazioni migliori. Difatti le percentuali per l’aliquota di Irap e Irpef sono aumentate rispettivamente di 0,15 punti e 0,30 punti. Così si sono avverate le condizioni richieste dall’art. 2, comma 86, della legge 191 del 2009 per l’applicazione automatica della maggiorazione. Medesima situazione accadde nel corso del 2019, difatti non raggiunsero gli obiettivi previsti dai piani di rientro dai deficit sanitari arrivando così nel 2020 agli automatismi fiscali previsti dalla legge. A darne la notizia vi sono il comunicato del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze del 1° luglio 2020 pubblicato nel sito istituzionale www.finanze.it. Ma anche il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate esposto lo stesso giorno sul sito internet www.agenziadelleentrate.it nella sezione “Sala stampa“.
Pertanto nelle sedute del 18 maggio 2020 e del 25 maggio 2020, si è notato che nell’esercizio 2019 la regione Molise come la regione Calabria, non hanno concluso gli obiettivi imposti dai rispettivi piani sanitari.
L’Agenzia delle Entrate per fare strada su come applicare gli incrementi di aliquota, ha messo dunque in evidenza che la maggiorazione Irap avrà delle conseguenze sull’acconto dell’Irap. Tale, per il 2020 dovrà avere:
In caso di cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nel corso del 2020, i sostituti d’imposta dovranno applicare: