Realizzata dalla Zecca di Stato con il patrocinio del Ministero dell’Interno rappresenta la naturale evoluzione dei supporti plastici. Si configura come una nuova app per smartphone a cui attribuire una propria identità nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza che valgono anche in questo caso come per quello della più nota versione elettronica. Scopriamo insieme le ultime novità sul documento.
La carta d’identità cartacea è diventata obsoleta e suscettibile di clonazione. Tra i suoi ulteriori svantaggi si configura anche una scarsa resistenza all’usura ed un utilizzo piuttosto limitato delle sue funzioni. Per questo si è passati alla carta d’identità elettronica che al suo interno ingloba un complesso micro sistema intelligente all’interno del quale sono inglobati tutti i nostri dati, foto ed impronta digitale compresa. Utile per l’accesso ai pubblici sevizi, decisamente resistente e quasi impossibile da clonare. Beneficia di sofisticati algoritmi di crittografia e di un server decentralizzato che trova posto all’interno della sicurissima banca dati Europea.
Prendendo spunto dall’ultima versione lo Stato ha creato anche la carta d’identità digitale che trova posto sui dispositivi Android ed iOS. Ottimo esempio di versatilità e modernità si munisce di profili di sicurezza di alto livello con crittografia hardware e firma digitale che evitano ogni attacco hacker dall’esterno.
Si usa tramite NFC con profilo di comunicazione bidirezionale protetto in entrata ed in uscita per la lettura e la scrittura delle informazioni in locale. L’amministratore delegato Paolo Aielli ha commentato a margine del rilascio:
“Tale sistema è volto a contribuire alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, ogni giorno di più, affiancando il Ministero dell’interno nella produzione di un documento all’avanguardia in ambito europeo“.
Non si è fatto mancare l’intervento della Zecca di Stato che in un suo esposto riferisce:
“in questo modo viene estesa a tutti i 15 milioni di cittadini che già possiedono una CIE la possibilità di autenticarsi in sicurezza ai servizi digitali di pubbliche amministrazioni“.