Il bonus mobilità, introdotto dal Governo italiano, sta permettendo ad alcuni cittadini dello stivale di poter avere un rimborso di una somma prestabilita. Ciò avverrà dopo l’acquisto di una bici elettrica, un monopattino elettrico, un hoverboard e altri mezzi eco-sostenibili. Tale bonus è stato introdotto in seguito ad un nuovo decreto chiamato Decreto Rilancio 2020.
Il fondo che era stato stabilito all’inizio era di 120 milioni di euro, una cifra davvero notevole. Sta di fatto che la risposta dei cittadini è stata molto consistente e ciò ha portato il Governo ad aumentare sensibilmente il fondo instaurato precedentemente. Scampato il pericolo della corsa allo sconto, che poteva essere una vera piaga, gli utenti sono in attesa del rilascio della nuova applicazione sviluppata direttamente dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
Bici elettrica gratis: il nuovo decreto del Governo favorirà una buona parte di cittadini italiani
Il bonus ha in serbo molteplici novità: la prima riguarda ciò che è stato accennato prima, ossia quella dell’aumento dei fondi instaurati dal Governo. La somma totale all’inizio era di 120 milioni di euro, mentre ora la somma è aumentata considerevolmente arrivando addirittura a 220 milioni di euro. Così facendo, tutti i cittadini che hanno intenzione di acquistare un mezzo eco-sostenibile possono tranquillamente farlo. Cosa importante da specificare è che il bonus mobilità coprirà solo una parte della spesa, precisamente il 60% dell’importo totale.
L’erogazione del bonus avverrà tramite una prima fase, la quale prevederà l’uso di una piattaforma digitale dedicata. In essa, i cittadini dovranno caricare la fattura d’acquisto dove sono presenti i dati dell’acquisto stesso. Inoltre, ci sarà la possibilità di poter acquistare una bici elettrica e altri mezzi per la micromobilità gratis: rottamando un veicolo inquinante vi sarà concesso un massimale di ben 1.500 euro utili da investire a fondo perduto tramite il bonus.
Secondo alcune voci sempre più insistenti, nella seconda fase sarà possibile il pagamento direttamente all’esercente del 40%. Il bonus che prevede il 60% quindi non sarà più utile.