Migliaia di italiani saranno pertanto chiamati a cambiare apparecchiature per adeguarle ai nuovi criteri di trasmissione imposti dalla linea aggiornata. Non sarà così in tutti i casi. Ed ecco perché prima di spendere decine se non centinaia di euro è meglio seguire questa breve guida.
Iniziamo dicendo che non c’è bisogno di alcun tecnico TV che provveda al cambio dell’antenna o del cavo in uso per la ricezione del segnale DVB T2. Tutto si riconduce ad una potenziale incompatibilità dei decoder interni o esterni al televisore. In caso di SMART TV o soluzioni tradizionali prodotte dopo il 1 Gennaio 2017 si ha la certezza di un utilizzo pieno dei canali in alta definizione. Se non si vuole scomodare il datasheet del proprio televisore basta effettuare un rapido controllo
. Ci è sufficiente aggiornare la lista LCN e cercare i canali prova 100 e 200. Da qui lanciamo la dimostrazione per scoprire se sia o meno necessario cambiare attrezzatura.In caso di esito negativo – verificato anche per installazioni esterne con vecchi decoder – occorre comprare decoder o TV con una scelta che resta a nostra discrezione. Potremmo preferire un semplice componente periferico esterno se in possesso di televisori muniti di display HD. In caso contrario la scelta di una soluzione aggiornata in alta qualità è da preferire a fronte di una spesa superiore.
Per il solo dispositivo da collegare via SCART o HDMI è disponibile l’opzione decoder gratuito che grazie ai buoni spesa concede uno sconto da 25 a 50 euro da ottenersi semplicemente auto-dichiarando l’ISEE al venditore. Ci si reca in negozio con l’attestazione ed il commerciante riconosce il bonus legittimato dai nuovi fondi del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico). Così facendo il passaggio sarà gratuito ed i canali RAI e Mediaset nuovamente disponibili.