The Last Of Us Parte II è un gioco che, come il suo predecessore, è destinato a segnare un’intera generazione videoludica, nel bene e nel male. L’ultima fatica di Naughty Dog ha spaccato gli utenti in due fazioni schierate. Una parte che grida ad uno dei più grandi capolavori di quella che ormai può essere considerata la decima arte; l’altra che invece si professa indignata per alcune scelte fatte dal direttore creativo Neil Druckmann.
Oltre a queste due fazioni, entrambe libere di esprimere il proprio giudizio soggettivo ma consapevole, molti utenti si sono lasciati andare ad una vera e propria guerra ideologica. A scatenare questo parapiglia sono bastate alcune informazione trapelate prima della release ufficiale dell’opera, riportate peraltro al di fuori del loro contesto.
The Last of Us Parte II: la reazione di Druckmann
A poche ore dal lancio del videogame, il sito di recensioni video-ludiche Metacritcic è stato assaltato da migliaia di utenti; questi senza aver visto, ne tantomeno provato, il titolo si sono lanciati in un feroce review bombing che ha portato il voto medio a sfiorare il 3,0.
Dal canto suo è stato proprio Druckmann a commentare l’accaduto attraverso un post di Twitter in cui ha cinguettato: ” Ragazzi, in pochissime ore abbiamo raggiunto quasi il doppio delle recensioni dagli utenti di The last Of Us Parte II, risiero a quelle che abbiamo avuto con il primo gioco in sette anni. Amo questa passione“. La critica internazionale si è comunque schierata; l’opera di Druckmann passerà alla storia come il più grande prodotto di questa generazione videoludica.