In seguito al ban imposto dal governo statunitense, l’azienda cinese Huawei si è vista costretta a presentare per il mercato europeo nuovi smartphone privi del supporto ai servizi Google. Si tratta di una situazione piuttosto difficile per molti utenti, dato che al giorno d’oggi non si riesce a fare a meno delle applicazioni di Big G. In realtà, però, la situazione è meno complessa di quel che sembra.
Smartphone Huawei senza i servizi Google: ecco la situazione
Il noto produttore cinese si è dato subito da fare per poter ovviare al ban imposto dal governo statunitense. Per questo motivo, in assenza dei servizi Google, Huawei ha creato un suo sistema di servizi, ovvero i Huawei Mobile Services. Attraverso questi suoi servizi (come Huawei AppGallery, Huawei Broswer, Huawei Mobile Cloud, ecc), l’azienda sta cercando di proporre un’esperienza quanto più completa possibile.
Come già accennato, però, alcuni utenti si trovano in difficoltà senza i servizi di Big G e hanno paura che alcune applicazioni non funzionino correttamente, come i social network. Al momento sappiamo che esistono svariati metodi per inserire manualmente i servizi Google e il Play Store, ma non è comunque una procedura affidabile, anche perché in realtà utilizzare lo smartphone senza i GMS non è poi così impossibile.
Molte delle applicazioni che gli utenti utilizzano spesso, ad esempio, funzionano sui nuovi smartphone di Huawei senza GMS, come Facebook Messenger, WhatsApp, Instagram. Per poter scaricare le applicazioni, è presente lo store dell’azienda cioè AppGallery, ma ci sono anche altre due alternative sicure, cioè AmazonApp Store e ApkPure. Per quanto riguarda le applicazioni di Google, sarà possibile utilizzarle nella loro versione mobile da browser, anche se con alcune limitazioni.
In ogni caso, si tratta comunque di una situazione non ancora conclusa ma in fase di evoluzione. Al momento, infatti, sarà necessario attendere un po’ per vedere disponibili alcune nuove applicazioni sullo store ufficiale di Huawei e, oltre a questo, può darsi che la situazione tra l’azienda e il governo statunitense cambierà in futuro. Vedremo.