Nell’arco del travagliato lockdown sta di fatto che il numero di ordini verso questi esercenti è cresciuto di pari passo all’esigenza di mantenere attive le regole del distanziamento sociale. Ma non tutto è andato proprio per il meglio con pesanti disagi dovuti ad alcuni problemi di gestione ed approvvigionamento. Ecco che cosa è successo nel corso della spesa in quarantena.
In quanto ad Amazon
tante sono state le discordie tra venditori ed acquirenti dopo che la merce mancante si è palesata in fase di check-out. Il carrello si è svuotato all’improvviso vanificando l’idea degli acquirenti di procedere agli ordini online nel rispetto della propria ed altrui sicurezza. Oltretutto si è assistiti a delle vere e proprie truffe nel momento in cui alcuni negozi hanno deciso di aumentare i prezzi per beni immediatamente indispensabili come mascherine e gel igienizzanti per le mani e la disinfezione della casa.Per Carrefour ed Esselunga, invece, a nulla sono servite le iniziative di consegna a domicilio della spesa per persone con oltre 65 anni di età. I ritardi sono state davvero importanti e stimati in un limite massimo di diverse settimane.
Insomma, un vero e proprio putiferio cui non possiamo attribuire colpa ai negozi visto lo stato di emergenza che ha colto tutti noi impreparati ad una simile evenienza pandemica. Sarà senz’altro una lezione importante per il futuro.