Oltre alla facile ed apparente illegalità del gesto, dietro le SIM intestate a soggetti ignari e rivendute sul web senza alcun permesso, si cela una problematica ben più grossa che mira a persecuzioni civili e finanche penali.
La possibilità che qualche delinquente possa acquistare una di tali card telefoniche ed effettuare azioni illecite
come stalking, chiamate minatorie o ancora altri gesti non è remota. La problematica maggiore, dunque, si pone nei tabulati telefonici poiché in caso di indagini il nome che apparirà in essi non sarà del reale soggetto autore degli atti ma bensì di colui che vede la SIM intestata.Prevenire tale possibilità oggi è facile attraverso i servizi offerti sia dagli operatori stessi che da enti più autoritari. È possibile, infatti, contattare il proprio operatore telefonico per sapere quante SIM sono intestate al proprio nome o, per prevenire altri soprusi, compilare il modulo per “Esercizio di diritti in materia di protezione dei dati personali” presente all’interno del sito del Garante della Privacy.