Il campo magnetico della Terra sta subendo un’inversione; questa è una realtà ormai appurata da gli scienziati, tuttavia, secondo dei recenti studi, potrebbe avvenire più velocemente di quanto si potesse pensare. Lo studio, portato avanti da un team congiunto dell’Università della California e dell’Università di Leeds, è stato pubblicato sulla rivista specialistica Nature Communications.
Il campo magnetico terrestre, o campo geomagnetico, è, com’è facile intuire, un campo magnetico che avvolge l’intero pianeta. L’origine di questo campo non è ancora del tutto chiara; molti scienziati però hanno accolto la teoria secondo cui sia legato al nucleo di magma fuso del pianeta. Il nucleo esterno d’altronde è formato prevalentemente da ferro fuso, che essendo un ottimo conduttore, grazie anche al continuo movimento del magma, potrebbe generare il campo magnetico.
Terra: il campo magnetico si sposta
L’importanza del campo magnetico per il pianeta Terra è molto più profonda di quanto ci si possa aspettare. Oltre ad essere all’origine di alcune delle meraviglie del nostro pianeta, come l’aurora polare, funge anche da protezione da tutti i raggi cosmici provenienti dallo spazio esterno.
Ecco perché l’inversione dei campi magnetici è studiata con così tanta attenzione; questa volta i ricercatori hanno cambiato approccio di ricerca, concentrandosi proprio sul nucleo esterno che genera il campo, situato a 2’800 chilometri di profondità. Le ricerche hanno portato alla conclusione che l’inversione di poli magnetici possa avvenire anche 10 volte più velocemente di quanto sospettato in origine. La causa di questa inversione potrebbe essere associate all’indebolimento del campo magnetico stesso o all’allontanamento dei poli magnetici da quelli geografici.