Come indicato dal precedente sottotitolo i feedback negativi degli utenti sono stati dovuti soprattutto a prezzi rialzati per quanto riguarda i presidi igienici e sanitari (mascherine, guanti monouso e prodotti sanificanti), ritardi – spesso quantificati in diverse settimane – ed infine merce mancante all’atto del pagamento finale con prodotto in carrello. Tutto questo ha alimentato una serie di discussioni sulla gestione della supply chain
del fornitore di servizi. Aspri commenti sono piovuti su Reddit nonostante gli avvertimenti in merito ai potenziali ritardi nella consegna della merce. Adesso tutto sembra essere tornato nella norma.Problemi analoghi e su larga scala anche per gli esercizi commerciali Carrefour ed Esselunga. Tali famosi fornitori avevano promesso di accorciare le distanze nella fase clou del Coronavirus con la consegna della spesa a casa per le persone con oltre 65 anni di età. Nulla da ridire su quella che inizialmente è apparsa come una campagna sociale davvero ragguardevole. Eppure ritardi assurdi hanno subito ribaltato la situazione con gli acquirenti costretti ad attendere lunghi giorni prima di ricevere la merce ordinata.
Ovviamente nessuno poteva aspettarsi una situazione così delicata. In luogo dei recenti fatti le aziende hanno predisposto un severo cambiamento logistico e strategico alle loro rispettive catene di distribuzione nella speranza di trovarsi preparati nell’eventualità di una situazione simile.