Le tecnologie dietro gli smartphone stanno facendo passi da gigante in ogni aspetto, dai display al comparto fotografico. Sono poche i componenti che tendono a rimanere identici, i circuiti stampati, il che non è un problema, e le batterie. In questo caso invece è diverso e ormai sono anni che risultano essere obsolete e pericolose.
Negli anni si è sentito parlare di tanti innovazioni, ma all’atto pratico non si è visto nulla. Una nuova scoperta potrebbe invece dare nuova linfa vitale alle batterie in quanto è molto più applicabile in tempi brevi. I ricercatori del laboratorio nazionale Argonne hanno utilizzato un nuovo rivestimento.
Finora si è usato un rivestimento catodico per oltre 15 anni, ma loro capacità è limitata. Il nuovo rivestimento, un polimero chiamato poli 3,4-etilendioossietofene, o PEDOT, potrebbe dare una spinta in più al settore.
Apparentemente il nuovo rivestimento proteggerà ogni particella del catodo dalla reazione con l’elettrodo. Viene aumentata anche l’energia facilitando il trasporto degli ioni di litio e degli elettroni dentro e fuori il catodo. In termini pratici, il rivestimento può far funzionare le batterie a 4,6 V al posto dei normali 4,2 V.
Detto così non sembra un miglioramento particolare, ma per i produttori invece sarà tutta un’altra storia. Il risparmio dovuto al nuovo rivestimento potrebbe risultare notevole tanto che si tradurrebbe anche in un risparmio per il consumatore stesso. Oltre al risparmio, la batteria sarebbe più duratura e più sicura. Qui si è parlato di smartphone, ma i miglioramenti saranno anche per tutti gli altri dispositivi che utilizzano batteria a ioni di litio.