Può capitare di ricevere una multa come può succedere anche che amministrazioni ed addetti ai controlli sbaglino. Questo può essere il caso di una notifica per “contravvenzione non pagata” ricevuta per errore. Refusi sui dati di targa e sul conducente non sono rari.
Altre volte si potrebbero contestare eventuali altri tipi di contravvenzioni come, ad esempio, il mancato pagamento della quota di parcheggio regolarmente versato. Un tagliando applicato al cruscotto non visualizzato dai controllori potrebbe provocare una ammenda. Vi potrebbero essere anche altri casi correlati e non ma, ad ogni modo, si sappia che esiste un modo per contestare la multa rivolgendosi alle personalità addette e delegate all’argomento. Ecco come fare.
Come annullare gli effetti di una multa ricevuta per sbaglio
Ha fatto scalpore il caso di un automobilista che si è visto recapitare una sanzione da centinaia di euro per aver attraverso l’autovelox a ben 703 Km/h a bordo della sua Ford Focus. Non si trattava di un’auto modificata ed in ogni caso è impossibile che potesse raggiungere tale velocità. Oltre il danno economico anche le beffa del ritiro della patente e della decurtazione di 10 punti. Anche nel 2020, nonostante tecnologie davvero evolute, si può incappare in errori di valutazione.
Il processo di autotutela legittimato dall’attuale ordinamento giuridico disciplina l’azione di contestazione delle sanzioni da parte dell’automobilista ingiustamente leso. Ci si rivolge ad un Giudice di Pace con lo scopo di aprire un fascicolo entro 30 giorni dalla ricezione della sanzione. In questo caso occorre munirsi di originale della multa, 4 copie del ricorso e della stessa contravvenzione ed una copia del documento di identità da presentare agli atti. Sarà il Giudice ad occuparsi della questione burocratica.
In altro caso analogo un’altra strada passa per l’azione del Prefetto che entro 60 giorni dalla notifica di sanzione accoglie il ricorso dell’utente che contatta via raccomandata. La risposta sull’esito della valutazione arriva entro 120 giorni, durante i quali si può ottenere riscontro positivo o negativo. Nel primo caso la multa è annullata facendo decadere le condizioni amministrative previste. Nell’ipotesi di esito negativo, invece, il cliente è chiamato a pagare multa doppia oltre che gli oneri di cancelleria dovuti all’azione dell’amministrazione.