L’addebito diretto sui conti correnti è spesso scelto perché appare come uno strumento di pagamento estremamente comodo. In altri casi è invece d’obbligo per alcune prestazioni. In ogni modo si tratta di una modalità di pagamento che non sempre resta sotto l’occhio vigile del correntista. Così può capitare che alcuni addebiti sui conti correnti siano di un importo superiore al solito o a quello preventivato.
Ma a questo punto, una volta che la somma è stata prelevata automaticamente cosa si può fare per veder restituita l’eccedenza? È quello che può accadere qualora si abbia stipulato la domiciliazione delle bollette ad esempio, o quando si sia acceso un addebito in conto per l’abbonamento telefonico o la palestra. La possibilità di intervenire su un errore contabile anche se in un momento successivo è possibile, l’importante è seguire passo passo alcune indicazioni.
Come bloccare un addebito sospetto sul conto corrente?
Nel caso della domiciliazione di una bolletta, è possibile intervenire prima che la fattura considerata sospetta si contabilizzi. Infatti al momento dell’emissione di una fattura con addebito diretto in conto occorrono 10 giorni prima che l’importo risulti materialmente scalato. In questo lasso di tempo si può verificare la presenza di eventuali anomalie ed avvisare la Banca di non procedere al versamento. Per revocare un addebito Sepa ci si può dunque rivolgere direttamente al proprio Istituto di Credito oppure richiederne l’annullamento in maniera autonoma.
Questo secondo passaggio è possibile cancellando l’addebito dalla sezione pagamenti presente sul proprio internet banking. Naturalmente esiste una tempistica sia per poter svolgere l’operazione di annullamento sia, qualora non si fosse fatto in tempo, per ottenere il rimborso. L’addebito risolve dunque tante situazioni scomode come quelle legate alle lunghe file agli sportelli. Tuttavia presuppone un’attenzione mirata così da evitare spiacevoli sorprese a fine mese. Comodi senz’altro ma sempre all’erta se si tratta dei vostri soldi.