L’applicazione di WhatsApp non ha certo bisogno di presentazioni. Ogni giorni miliardi di utenti picchettano sui propri display attraverso le tastiere ed i pulsanti predisposti dallo sviluppatore. La direzione Facebook è famosa per la lentezza con cui prevede l’implementazione di alcune funzionalità chiave. Promette, lavora ma arriva spesso in ritardo rispetto ai competitor di settore. Una mancanza important è sicuramente il self destruction dei messaggi che al momento non prevede alcun timer
.Per risolvere la questione si ripiega su una soluzione trasversale che fa uso di uno strumento già disponibile per tutti gli utenti. Stiamo parlando degli Stati WhatsApp che garantiscono non solo il mantenimento del messaggio a nostra discrezione fino ad massimo di 24 ore ma anche l’anonimato (a meno di usare app di terze parti che salvano lo Stato come immagine) e la selettività di visualizzazione.
Tutto ciò che abbiamo detto in precedenza si riassume con la possibilità di pubblicare uno Stato solo per alcuni utenti (o addirittura un solo utente). Interveniamo alle Impostazioni Privacy e scegliamo i contatti esclusi cosicché soltanto chi di dovere possa recepire il contenuto. Qui si può pubblicare qualsiasi cosa, da semplice testo a link ed immagini, video, emoji ed altro.
Con questa veloce procedura possiamo attirare l’attenzione del contatto che, una volta visualizzato il contenuto, potrà rispondere in privato. Sarà nostro compito eliminare il messaggio una volta visualizzato o attendere il termine delle 24 ore, dopo le quali il contenuto sarà irrecuperabile.
Sicuramente non è comodo ma è un buon modo per non lasciare tracce del messaggio in alternativa all’uso delle conversazioni private che, invece, hanno sempre un’impronta ben visibile al contrario, ad esempio, delle chat segrete di Telegram con sistema a tempo.