La pirateria è tornata a regime insieme ai tanti campionati sportivi che hanno ripreso il loro corso. La Serie A è una di questi e di certo gli utenti non potevano abbandonare il loro abbonamento IPTV dopo quanto mostrato in questi anni.
L’Italia si è infatti dimostrata uno dei paesi più inclini a trasgredire con la pirateria, e in molti hanno ripreso così come hanno ripreso le manifestazioni sportive. Non tutti però sanno che la task force delle forze dell’ordine è aumentata, e per questo adesso i rischi sono molto più tangibili rispetto a prima.
Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.
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Chiunque dovesse essere beccato con l’IPTV, potrebbe pagare una multa molto alta. Inoltre coloro che si ritrovano a vendere il servizio, finiscono in galera. Tutti i dispositivi utilizzati inoltre dovranno essere consegnati alla legge.
“L’illecita attività – dichiara la Guardia di finanza in un comunicato ufficiale – fa riferimento alla moderna metodologia di distribuzione di vari contenuti multimediali, la cosiddetta Iptv (Internet Protocol Television), attraverso cui i “pirati del web” acquisiscono e ricodificano tutti i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli sulla rete internet, sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito ed un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete”.