Le teorie fondate sulle previsioni del futuro sono ovunque, esse si nascondono dietro l’angolo per poi scattare fuori nei momenti “fuori dal comune”, come in questo caso con il Coronavirus. Difatti l’arrivo della pandemia ha fatto scatenare gli animi più suggestionabili, pronti a cercare di giustificare il tutto e a prevederne la svolta futura. Stiamo parlando delle Profezie Ezechiele e Maya: ma quanto riuscirono ad indovinare le verità del passato e del futuro?
Tra le profezie più famose troviamo quella dei Maya, già conosciuti per la data del 12/12/2012 e sulla quale i registi spaziarono per molto tempo con diversi film. Vi è poi quella di Ezechiele, contenuta nel libro della Genesi.
Il 2020 ha colpito la maggior parte della popolazione, arrivando addirittura a distruggerne un’ampia parte. Tra lo scioglimento dei ghiacciai, la foresta amazzonica che brucia, i terremoti imminenti, la pandemia e l’arrivo dell’ape “assassina”, non vi è stata ancora alcuna buona notizia. Il che, ha dato immediatamente modo di pensare che si potesse trattare di un’apocalisse
. Così dicendo, le voci si sono espanse a macchia d’olio ma fortunatamente sono risultate solo un falso allarme.Secondo la profezia dei Maya, sarebbe dovuta arrivare addirittura una seconda fine del mondo nel mese di Luglio. Ovviamente, come nel 12/12/2012, anche stavolta ci siamo salvati dall’apocalisse.
Per quanto riguarda la profezia di Ezechiele, invece, la teoria dei pesci rossi nel Mar Morto sembrerebbe essere stata accreditata da uno scatto del reporter Israeliano Noam Bedein. Anche questa lascia il tempo che trova.