Quest’anno, il 6 ottobre, Marte, il pianeta rosso si troverà alla distasa minima possibile dalla Terra. Benché non sia un evento che accade tutti i giorni, la prossima volta sarà solo nel 2035, l’attenzione degli appassionati è tutta rivolta alle prossime settimane; sono infatti due gli eventi che gli astronomi di tutto il mondo guardano con grande interesse.
In un intervallo di tempo che va dal 30 luglio al 15 di agosto dovrebbe avvenire il lancio, da parte della NASA, della sonda Perseverance; il roover sarà inviato su marte con l’obiettivo di raccogliere materiale organico nella speranza di chiarire definitivamente se il pianeta un tempo presentava forme di vita. L’atterraggio della sonda è previsto nel cratere Jezero, una conca di 47 chilometri che potrebbe contenere importanti indizi sulla storia del pianeta.
Marte: la nuova frontiera della ricerca
Ma non solo gli Stati Uniti e la NASA a dedicarsi alla ricerca spaziale. Sfruttando la vicinanza col nostro pianeta sono tante le nazioni che hanno avviato progetti per spedire le proprie sonde. Tra il 20 e il 25 luglio sarà il turno della sonda cinese Tiawen-1 che si dirigerà verso la pianura Utopia. È in programma anche la prima spedizione organizzata dagli Emirati Arabi; è in programma il lancio della sonda Speranza, costruita da 75 ingegneri formatisi presso l’Università del Colorado.
A deludere le aspettative invece Russia e Europa, assenti illustri in questa sessione di lanci spaziali. Stando alle comunicazioni la spedizione ExoMars ha subito pesanti ritardi a causa della pandemia di coronavirus obbligando al rinvio nel 2022; per farsi perdonare l’agenzia spaziale ha publicato un video del cratere Korolev in cui è stata individuato una grossa massa di neve ghiacciata.