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World Emoji Day, delle simpatiche curiosità che potresti non conoscere

Il prossimo 17 luglio si festeggia la giornata mondiale delle Emoji. Sì, queste simpatiche faccine sono diventate così fondamentali che si è pensato di dedicare loro una particolare giornata dell’anno per celebrarle. Dall’uso sempre più ricorrente, le emoji non solo ci aiutano a sottolineare la nota emotiva di un messaggio, ma ci rendono anche più espressivi e semplificano la comunicazione, riuscendo ad esprimere, con una semplice faccina, emozioni e stati d’animo.

World Emoji Day, delle simpatiche curiosità che potresti non conoscere

Sapevi che in Canada l’emoji della cacca sorridente è più utilizzata che in qualsiasi altro paese del mondo? E che l’Austria utilizza il doppio della quantità di emoji a tema alcolico rispetto alla media? Queste sono solo alcune delle curiosità sulle emoji. In occasione del World Emoji Day, Babbel – una delle app più popolari per l’apprendimento di una nuova lingua – ha svelato alcune curiosità molto interessanti riguardanti l’uso di queste faccine, appunto. Di seguito, proponiamo quelle più esilaranti.

  • L’emoji della faccina sorridente capovolta non rappresenta un’alternativa dello smile. Piuttosto, mostra un doppio significato, che si tratti di sarcasmo o di un eufemismo.
  • L’emoji della faccina con la goccia dal naso non rappresenta una faccia raffreddata. Il suo vero significato arriva dal Giappone, dove è stata creata, ed esprime la noia.
  • In Cina, l’emoji con un mezzo sorriso non viene utilizzata per esprimere felicità. Al contrario, qui implica sfiducia, incredulità o umiliazione.
  • Sempre in Cina, l’emoji del battito di mani simboleggia fare l’amore, mentre nei paesi occidentali rappresenta elogi e congratulazioni.
  • In Brasile e in Turchia, l’emoji OK è considerato un insulto ed equivale al dito medio. In Giappone, invece, viene utilizzato per rappresentare il denaro.
  • L’emoji delle mani giunte è probabilmente quella più controversa. C’è chi pensa che queste rappresenterebbero delle mani che si danno il cinque, ma non per forza è così, specie se si dà il cinque con la stessa mano. In questo caso, infatti, i mignoli non sarebbero dalla stessa parte. Questa emoji può essere utilizzata come richiamo ad una preghiera, al namaste indiano, ma anche per un richiamo al per favore o al grazie nella cultura giapponese.
  • L’emoji della donna che tiene la mano a mezz’aria non indica, in realtà, che ci si sta vantando di qualcosa che si è detto o fatto. In realtà rappresenta una donna – e un uomo – di un banco informazioni che chiede: come posso aiutarla?
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Pubblicato da
Raffaella Papa