Non pagare il bollo auto ed il canone RAI corrispondere ad evadere le tasse. Chi è tenuto al versamento della quota per l’abbonamento TV viene messo alle strette dal sistema di pagamento introdotto a rate sul costo della bolletta elettrica. Per l’imposta di possesso, invece, sono tanti coloro che slittano il pagamento o che decidono prepotentemente di non pagare nulla. In questi ultimi casi si corrispondono interessi di mora e sanzioni pecuniarie inevitabili.
In tutto questo esiste un modo legale per non pagare. Alcuni sono stati graziati da Equitalia con l’ultima decisione ma potrebbe non andare così bene in futuro. Ecco perciò come fare per rimanere in regola nonostante si possieda un’auto ed un televisore in casa.
Addio canone RAI
Per ottenere esenzione canone RAI possiamo passare per diverse soluzioni. La più scontata è quella relativa alla dichiarazione di “non possesso” di apparecchi radiotelevisivi in casa. Un’altra via potrebbe essere quella dell’utilizzo di apparecchiature non esclusivamente destinate ad uso TV. Rientrano in questo contesto software digitali o supporti hardware come Dongle TV USB che se collegati a PC consentono di ricevere il segnale DVB T2 senza spese.
Ma l’ipotesi più accreditata per eliminare il costo del canone TV passa per il sito dell’Agenzia delle Entrate e nella fattispecie per un modulo F24 attraverso cui ottenere esenzione a tempo indeterminato. In tal caso è sufficiente determinate il proprio ISEE presentando prova di percepire meno di 7.000 euro all’anno e di aver compiuto almeno 75 anni di età. La modulistica si può scaricare online e presentare presso un CAF di fiducia o agli uffici pubblici del proprio Comune di Residenza.
Chi può non pagare il bollo auto
Più delicata e certamente più limitata la casistica bollo auto, per la quale valgono alcuni vincoli tra cui il possesso di un nuovo veicolo elettrico. Alcune Regioni Italiane, di fatto, stanno proponendo la sospensione della tassa per un periodo che va dai 3 a 5 anni. Ci dipende strettamente dall’amministrazione locale, ragion per cui invitiamo tutti a visionare il regolamento interno nell’apposita area tematica del sito Internet della propria Regione id appartenenza.
Sta di fatto che, in ambo i casi, lo Stato non intende certo rinunciare ad un introito annuo pari a 7 miliardi di euro, dato come somma delle immatricolazioni e del canone televisivo cui molti sono chiamati a contribuire.