Si tratta di una soluzione per la messaggistica istantanea alternativa che ben si presta ad un utilizzo incondizionato su piattaforme mobile Android/iOS e nelle versioni Desktop dei computer con installato Windows/Linux/macOS. Un’app a tutto tondo che non si fa mancare nulla. Scopriamola.
Alla base della nuova applicazione vige la filosofia della privacy a tutto tondo. Ogni messaggio, ogni chiamata o contenuto è protetto dall’algoritmo Double Ratchet, il quale garantisce la condivisione bilaterale di una chiave segreta che resta nelle sole mani degli utenti impegnati nella conversazione. Oltretutto il sistema di protezione secondario si basa sul calcolo Diffie-Hellman
che mescola le chiavi derivate in modo tale da rendere irrintracciabili allegati e messaggi.Snowden usa l’app ogni giorno mentre Dorssey riferisce:
“Mi fido di Signal perché è ben costruito, ma soprattutto per come è costruito: open source, peer review e interamente finanziato da sovvenzioni e donazioni. Un modello innovativo ed esattamente in linea con le esigenze dei cosiddetti servizi critici.”
Rispetto a Telegram il layer di sicurezza si estende ad ampio raggio fin dal primo accesso all’applicazione. Tante, tra l’altro, le funzionalità esclusive di cui l’app si dota e tra queste: