Per frutta, verdura e altri articoli sfusi, i clienti digiteranno il codice a quattro cifre dell’articolo e il carrello calcolerà il prezzo in automatico. Il carrello è inoltre dotato di uno scanner per coupon e aggiungerà/rimuoverà ogni articolo inserito o rimosso alla somma totale da pagare. Saranno simili a quelli cui siamo abituati, con una capienza notevole. La prima linea debutterà a Los Angeles entro la fine dell’anno. Inizialmente sarà presente anche il personale alla cassa per chi preferisce il sistema tradizionale.
Dal momento che i supermercati hanno molti articoli, secondo il vice presidente di Amazon Retail, Dilip Kumar, si presentano alcune difficoltà nella progettazione del carrello. “Inoltre, la pesatura deve essere molto accurata per qualsiasi prodotto selezionato. Cerchiamo di nascondere questa complessità ai clienti in modo da non dover cambiare le loro abitudini ma i nostri prodotti”.
L’azienda ha dichiarato che preferisce essere cauta e sperimentare i Dash Carts prima di decidere se lanciarli in più negozi e in altri Paesi. Il concetto del Dash Cart è lo stesso di Amazon Go, introdotto nel 2016. La somma necessaria per pagare gli articoli che si intende acquistare sarà prelevata automaticamente dagli account Amazon degli utenti. Tuttavia, diversamente dai negozi Amazon Go, che hanno telecamere e sensori integrati nel soffitto per monitorare i clienti, il negozio di Los Angeles non avrà tali apparecchiature di sorveglianza. Amazon non ha spiegato perché, si ipotizza che il modello di Amazon Go sia talvolta troppo complesso.