Poco prima del decollo programmato in Florida le condizioni meteorologiche erano favorevoli. Nello spazio sono già presenti alcuni di questi satelliti. Con questa nuova missione l’intento è raggiungere un totale di circa 600 satelliti Starlink in orbita nello spazio. Elon Musk, CEO di SpaceX, vorrebbe lanciare almeno 12.000 satelliti in tutto. Il primo lancio era previsto il 26 giugno, in seguito rimandato di 12 giorni, ma rimandato anche in quell’occasione. Pochi giorni fa il terzo tentativo ha avuto lo stesso destino.
SpaceX su Twitter ha aggiornato gli utenti costantemente. Due ore prima del lancio hanno espresso i primi dubbi affermando che le probabilità che il lancio ci sarebbe stato erano del 60%
. La compagnia ha anche descritto nei dettagli cosa sarebbe successo. “Falcon 9 partirà dal Launch Complex 39A (LC-39A) presso il Kennedy Space Center in Florida. Il primo stadio di Falcon 9 aveva precedentemente supportato la missione dimostrativa di Crew Dragon, il lancio della Missione RADARSAT e la quarta e la settima missione Starlink”.Ha poi proseguito: “Dopo la separazione, SpaceX farà sbarcare Falcon 9 su ‘Of Course I Still Love You’, nell’Oceano Atlantico. La navicella spaziale BlackSky Global si dispiegherà in sequenza a partire da 1 ora e 1 minuto dopo il decollo, mentre i satelliti Starlink si dispiegheranno circa 1 ora e 32 minuti dopo il decollo. Saranno dispiegati in un’orbita circolare”. Poco dopo l’annuncio quasi prevedibile: “Come non detto: il lancio è stato annullato!”. Questa volta non è stato il tempo il problema. Si spera che il quarto lancio sarà quello fortunato.