Noi tutti siamo a conoscenza del disastro nucleare forse più grave della storia, ovviamente stiamo parlando di quello accaduto a Chernobyl nel 1986, quando a seguito di un test di controllo il reattore 6 andò incontro a surriscaldamento critico per poi esplodere nel pieno della notte, rilasciando nell’atmosfera una nube tossica e radioattiva che investì buona parte d’Europa.
Della città da allora non è rimasto altro che uno scheletro che fa da fermo immagine del momento che in cui la gente fu evacuata per questioni di massima sicurezza, obbligandola a lasciar li tutti i propri averi senza nemmeno riporli al loro posto, cosa che contribuisce a formare quel background così tetro e cupo.
Ovviamente oltre a tutto ciò è rimasta anche la centrale, sigillata sotto una cupola di cemento armato ma a quanto pare ancora viva e pulsante, infatti stando agli ultimi rilevamenti, all’interno di ciò che resta del reattore sei è presente un ammasso di materiale metallico fortemente radioattivo e ancora ad altissime temperature denominato “Piede di elefante”, formato da residui di Cesio, Uranio e Plutanio
e circondato da Ossido di Silicio.Se volete saperne di più in merito a quanto accaduto a Chernobyl quella notte vi consigliamo vivamente la visone della docuserie omonima della città, in essa infatti troverete una riproduzione fedele della storia, senza la lente correttiva tipica di una serie TV, un dettaglio non da poco.
Come se non bastasse, all’interno dei vari episodi saranno riprodotti immagini e filmati ufficiali presi direttamente dal luogo in questione, con anche i personaggi ispirati e collegati a coloro che erano davvero presenti li quella notte, quindi nulla di fittizio.
La serie è facilmente recuperabile su Sky Atlantic o anche sul programma in chiaro italiano LA7.