Le misure per le prevenzione della diffusione del coronavirus che dovevano scadere il 15 luglio sono state prorogate almeno fino al 31 dello stesso mese. Continua dunque ad essere presente l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi come mezzi pubblici, parrucchieri e ristoranti. La regola impone l’uso della mascherina durante gli spostamenti da o verso il tavolo o la postazione di lavoro.
L’obbligo all’uso della mascherina vige anche negli uffici qualora le scrivanie non siano sufficientemente distanziate tra di loro; obbligo si applica anche in caso di un non sufficiente ricambio d’aria all’intento della stanza. Piccola nota positiva, gli abitanti della Lombardia non sono più obbligati all’uso della mascherina all’aperto.
Coronavirus: quando la mascherina è obbligatoria all’aperto
Benché anche in Lombardia non ci sia più l’obbligo di utilizzare le mascherine anti coronavirus anche all’aperto, rimango alcune considerazioni da non sottovalutare. Secondo i recenti studi, il potenziale contagio del virus all’aperto avviene se si resta per più di 5 minuti nel flusso d’aria infetto; a prescindere da ciò comunque, nelle situazioni in cui non è possibile rispettare le norme del distanziamento sociale, la mascherina è comunque fortemente consigliata.
Dunque, in strade affollate, qualora non si possa mantenere il distanziamento sociale è bene continuare ad utilizzarla; per quanto riguarda la spiaggia invece non c’è l’obbligo all’uso della mascherina sul bagnasciuga, che diventa obbligatoria però se ci si dovesse recare, ad esempio, nel bar di uno stabilimento balneare. In sostanza dunque sono rimaste pressoché invariate le regole vigenti prima del 15 di luglio con l’unica differenza, in Lombardia, per l’uso delle mascherine all’aperto.