Ogni Call Center è pagato per svolgere tale lavoro e come tale, va rispettato. Ciononostante dall’altra parte della “cornetta” si celano migliaia di truffatori pronti ad aggirare la vittima nei modi più efficaci possibili. Nessuna delle compagnie telefoniche purtroppo è esclusa: tra queste infatti vediamo coinvolte TIM, Wind, Vodafone e Tre. Scopriamo di seguito alcuni particolari che ci potrebbero dare una mano ad evitare tali frodi.
Truffe Call Center: in che modo i finti operatori aggirano le vittime prescelte?
Le truffe telefoniche risultano essere le più diffuse assieme a quelle legate al web. Pertanto la probabilità di finirne vittima è elevatissima, ma vi sono alcuni comportamenti da seguire per far sì che questo non accada.
Le frodi messe in piedi dai Call Center ovviamente avvengono per via telematica e sono strutturate in modo tale da manovrare l’utente caduto nella trappola. Questi durante la chiamata attiveranno una voce registrata precedentemente che vi porterà a dire “si” o “no”. L’utente risponderà alla domanda con ingenuità e sarà allora che la vostra voce diverrà la chiave per chiudervi nella trappola, o più semplicemente nell’attivazione di contratti mai autorizzati.
Il modo più semplice che permette ai truffatori di agire al vostro posto consiste nel rispondere con affermazioni come: “Sto parlando con il Sig?” oppure “Sì, mi dica“. Pertanto, per cominciare consigliamo di evitare di rispondere fornendo i propri dati personali ma soprattutto di non pronunciare mai frasi contenenti la parola “sì”. In conclusione è bene bloccare le chiamate attraverso delle app, disponibili su Android e su iPhone.